Technology
Hanno ucciso Magento?
Dopo l'acquisizione di Magento da parte di Adobe, sono nate due piattaforme sorelle con target e natura differenti
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Dopo l'acquisizione di Magento da parte di Adobe, sono nate due piattaforme sorelle con target e natura differenti
È una di quelle evoluzioni che hanno segnato il mondo tech e che, a distanza di qualche anno, fanno ancora riaffiorare un pizzico di nostalgia: nel 2018, Adobe Commerce ha trasformato il caro vecchio Magento in qualcosa di più evoluto. Nato da un progetto degli sviluppatori Roy Rubin e Yoav Kutner, ora brilla di nuova luce sotto le ali del colosso californiano.
Per chi tra voi pensa che Adobe Commerce sia stato la tomba di Magento, le righe qui sotto potrebbero farvi cambiare idea. Quella che segue è una conversazione con l’assistente AI di ChatGPT, dotato della sua nuova funzione vocale, che consente di dialogare verbalmente in modo naturale e interattivo. Una chiacchierata nata dalla mente di un geek che non può fare a meno di testare i nuovi prodotti.
“Sto pensando a un articolo su Adobe Commerce. Vorrei partire dalla storia di Magento: cos’è e come si è trasformato fino a diventare Adobe Commerce. Che ne pensi?”
Potresti iniziare delineando la storia di Magento 1, i suoi punti di forza come piattaforma open source per grandi progetti, ma anche i suoi limiti, come la complessità tecnica e un’esperienza utente non sempre intuitiva.”
È proprio da qui che partiremo. Il primo Magento nasce nel 2008, imponendosi subito come un potente strumento per l’e-commerce. La sua struttura modulare permetteva di personalizzare ogni dettaglio del negozio online, supportando le integrazioni e offrendo un ampio ventaglio di estensioni.
Una grande flessibilità richiede però competenze tecniche avanzate. Magento 1 non era per tutti: implementazioni e manutenzioni dovevano essere affidate a sviluppatori esperti.
La piattaforma soffriva anche di alcune limitazioni in termini di prestazioni e user experience. La complessità del sistema portava a tempi di caricamento elevati, e non tutti i plugin erano perfettamente ottimizzati, cosa che impattava negativamente sull’esperienza utente.
“Mi piacerebbe parlare ora del lancio di Magento 2, quando le aspettative erano alte… anche se le difficoltà iniziali e i bug hanno un po’ frenato l’entusiasmo” proseguo.
“Ottima idea! Da lì puoi passare alla transizione verso Adobe Commerce, spiegando come Adobe abbia risolto queste sfide, migliorando l’esperienza utente e introducendo integrazioni moderne.”
Magento 2, lanciato nel 2015, fu presentato con la promessa di superare le limitazioni di Magento 1 e portare la piattaforma a un nuovo livello. Grazie al supporto di nuove tecnologie come PHP 8 e sistemi di caching avanzata, Magento 2 è stato un notevole passo avanti in termini di prestazioni e velocità di caricamento. Anche l’interfaccia utente ha subìto un rinnovamento, diventando più intuitiva e facile da usare, sia per gli utenti che per gli amministratori.
Ma, come spesso accade nelle grandi transizioni, i primi tempi non furono privi di intoppi. La versione iniziale di Magento 2 portava con sé un carico di bug e problemi di stabilità non indifferente, che costrinsero gli sviluppatori a rilasciare frequenti aggiornamenti e patch per risolverli. Per complicare le cose, inoltre, alcune funzionalità di Magento 1 non furono subito disponibili, creando qualche grattacapo alle aziende pronte al passaggio.
Col tempo, però, i problemi sono stati risolti, trasformando Magento 2 in una piattaforma più stabile, affidabile e performante.
Con l’acquisizione di Magento da parte di Adobe nel 2018, si è aperto un nuovo capitolo dal nome Adobe Commerce, divenuto ben presto una delle migliori soluzioni per la creazione di e-commerce, affermandosi accanto a concorrenti di rilievo come SAP Commerce Cloud e Salesforce Commerce Cloud. Il “padre adottivo” di Photoshop ha colto l’eredità di Magento e ne ha potenziato i punti di forza, creando una soluzione ancora più scalabile e versatile da accostare al fratello open source. Se Magento 2 è adatto alle piccole e medie imprese che cercano una piattaforma flessibile e personalizzabile, Adobe Commerce è progettato principalmente per le grandi aziende, offrendo funzionalità avanzate e un supporto professionale mirato. Ha anche lavorato su sicurezza, prestazioni e facilità d’uso, facendo di Adobe Commerce una piattaforma solida e all’avanguardia, perfetta per le sfide del commercio digitale moderno.
“Parliamo ora delle funzionalità di Adobe Commerce per i grandi progetti, come la gestione multi-country e multi-language e le integrazioni avanzate”
“Adobe Commerce è molto avanzato rispetto a Magento, con una struttura che permette alle aziende di gestire contenuti, prezzi e cataloghi differenziati per ogni mercato, creando esperienze personalizzate per i clienti di ogni Paese. Offre controllo e scalabilità ai massimi livelli.”
Adobe Commerce non è un restyling di Magento: è una piattaforma progettata per rispondere alle esigenze di un mercato globale. Si presta bene per chi desidera fare e-commerce su vasta scala, potendo ora gestire cataloghi, prezzi e strategie mirate per ciascuna country.
“E riguardo all’AI? Con l’aumento dell’interesse per l’intelligenza artificiale, come può Adobe Commerce fare la differenza rispetto ai competitor?”
“Adobe Commerce integra l’AI in modo strategico per migliorare la ricerca prodotti, offrendo raccomandazioni personalizzate e un’esperienza d’acquisto coinvolgente. Con algoritmi di machine learning, è possibile analizzare il comportamento dei consumatori per suggerire articoli in linea con le loro preferenze.”
L’integrazione di intelligenza artificiale al commercio online non si limita solo al suggerimento dei prodotti giusti, ma rende ogni interazione su misura. Adobe lo sa, e sa anche come conquistare i consumatori moderni. L’AI non mostra solo che “ti potrebbe piacere”, ma studia ogni clic, ogni ricerca, ogni articolo nel carrello abbandonato. E poi via con suggerimenti mirati, in una specie di “Netflix dell’e-commerce”, dove è la piattaforma a capire quello che desideri. Grazie a tecnologie avanzate come Adobe Sensei, l’intelligenza artificiale personalizza le offerte, ottimizza le campagne e migliorare l’interazione con l’utente, aumentandone la soddisfazione e la fedeltà.
“Adobe sembra puntare molto anche sull’integrazione con prodotti come Experience Manager, Marketo, Analytics e Campaign. Pensi che questa strategia di ecosistema possa fare la differenza?”
“Assolutamente sì. Con Experience Manager, le aziende gestiscono i contenuti, Marketo automatizza il marketing, e Adobe Analytics ottimizza le strategie in tempo reale. Adobe Commerce diventa così una piattaforma completa e perfettamente integrata.”
“Infine, che mi dici di Mage-OS? So che Adobe ha autorizzato l’uso del nome Magento per questo spin-off open source.”
“Mage-OS è interessante perché conserva l’essenza open source di Magento, mantenendo il nucleo di Magento 2 con un approccio moderno e indipendente. È un’alternativa per chi vuole restare legato al mondo open source senza entrare in un ecosistema chiuso come Adobe Commerce.”
Il progetto di matrice italiana Mage-OS mira a garantire l’accessibilità, la longevità e il successo della piattaforma Magento. Offre una versione flessibile e innovativa, ma senza i vincoli di una gestione centralizzata.
Da un lato, Mage-OS si distingue per un approccio comunitario e aggiornamenti rapidi. Dall’altro, Adobe Commerce rappresenta una soluzione completa, con supporto continuo e un ecosistema strutturato, ideale per chi cerca una piattaforma integrata e altamente scalabile.
Mentre Magento 2 continua a evolversi in modo indipendente, con Mage-OS che ne colma alcune lacune, Adobe Commerce fornisce funzionalità avanzate, ideali per le grandi aziende. In sintesi, se si cerca flessibilità senza costi iniziali elevati, Magento e Mage-OS sono la scelta giusta, ma se si desidera una piattaforma solida, supportata professionalmente, adatta ai grandi numeri, meglio pensare ad Abobe Commerce.
Adobe Commerce si è svelato alla fine per quello che è: non un “assassino” di Magento, ma piuttosto un’evoluzione che guarda al futuro, con strumenti avanzati per aziende globali e funzionalità AI che trasformano l’esperienza di acquisto.