5 milioni di download solo a settembre, pari a 4,6 milioni di dollari di guadagni attraverso App e Play store, segnando un picco rispetto ai mesi precedenti: 2,1 milioni a giugno, 2,74 milioni a luglio e un notevole incremento a 3,81 milioni di dollari ad agosto. Numeri che provengono dalla sottoscrizione mensile a pagamento, del valore di 19,99 dollari al mese, per l’accesso al pieno potenziale di ChatGPT.
Quello trascorso è stato l’anno di OpenAI, divenuto ben presto una succulenta chiacchiera da bar e una fonte di meme che non ha nulla da invidiare a Leonardo Di Caprio.
La facilità di utilizzo ha contribuito alla sua fama anche tra i meno tecnici, data la somiglianza dell’interfaccia con i sistemi di assistenza automatizzata. Anche un bambino otterrebbe una risposta da ChatGPT, ma che risposta?
Sfruttata per lo più per la produzione di testi – alcuni dei quali degni di nota, tra cui uno script dell’episodio Deep Learning di South Park – l’IA di OpenAI svela le sue reali potenzialità a pochi eletti. Il recente progetto AIring sfrutta una di queste, al fine di trasformare radicalmente la gestione delle candidature e l’analisi dei CV, ridefinendo le dinamiche di reclutamento.