Cultura aziendale: quanto ne sai davvero?

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Tra passato e presente, l'evoluzione della cultura organizzativa si intreccia con una crescente consapevolezza della sua responsabilità sociale


cultura organizzativa o cultura aziendale, cos'è? La filosofia di HRM Group

Il termine cultura aziendale è talmente ampio e inflazionato che sembra comprendere pressoché tutto, ma non voler dire quasi nulla. La sua evoluzione delinea, invece, un racconto affascinante, dove cambiamenti sociali, rivoluzioni tecnologiche e visioni imprenditoriali si intersecano; in sintonia con quanto accadeva fuori dalle pareti degli uffici.

Colletti inamidati e una cultura organizzativa altrettanto rigida sono l’eredità degli anni ’60, quando il concetto di cultura aziendale cominciava appena a farsi strada. Una visione che nel decennio successivo lascia il posto ai frutti del ’68: maggiore presenza delle donne nei ruoli manageriali e più garanzie per i lavoratori; mentre il movimento hippy influenzava il dress code.

I premi produzione, la corsa all’abbassamento dei costi e la necessità di “fatturare” sono gli apporti degli anni ‘80 e ‘90; che molto si discostano dal senso di appartenenza e condivisione sostenuto dai teorici della cultura d’impresa.

Ma è l’ascesa delle start-up nella Silicon Valley, con la loro influenza d’oltreoceano, a mettere più in discussione le responsabilità sociali e personali delle aziende.


Cultura aziendale, cos’è?


Per cultura aziendale si intendono un insieme di elementi teorici e pratici che consentono a dipendenti e stakeholder di identificare e adottare i valori fondamentali dell’azienda. Edgar H. Schein, tra le voci più autorevoli in materia, affermava infatti che la conoscenza della cultura organizzativa fosse l’unico mezzo per comprendere un’impresa.

Non dobbiamo però immaginarla come la razionalizzazione di un pensiero; la corporate culture inizia a plasmarsi ancor prima della creazione dell’azienda, attingendo dai valori, dalle idee e dagli obiettivi di chi l’ha concepita. Tuttavia, è solo quando gli uffici si animano di persone che questa prende forma e si solidifica.


La nostra filosofia  


La nostra visione comprende tre pilastri: trasparenza, formazione personalizzata e dedizione, che convergono nell’obiettivo di valorizzare le caratteristiche personali di ciascun individuo all’interno del contesto di gruppo.


Trasparenza e collaborazione

Sinonimo di chiarezza, dal punto di vista di un HR la trasparenza è una finestra aperta verso i nostri uffici. Contratti, benefit, progetti, sono presentati in modo chiaro e accessibile. Esplicitare le aspettative e ascoltare quelle dei collaboratori ci permette di evitare malintesi e conflitti, creando un ambiente di lavoro in cui le decisioni sono una questione di collaborazione. Le nuove tecnologie si rivelano utili a questo scopo, facilitando la comunicazione e la condivisione delle informazioni.


Formazione Personalizzata per lo sviluppo

“Culture eats strategy for breakfast” è una celebre citazione attribuita al consulente e scrittore di management Peter Drucker che sottolinea come una cultura responsabilizzante costituisca una strada più sicura verso il successo organizzativo.

La formazione in HRM è concepita come un capo sartoriale, su misura per ogni individuo. Non si tratta di una preparazione generica, bensì di un percorso progettato per sviluppare competenze specifiche, in linea con i progetti in corso e con le caratteristiche individuali.


Il cuore pulsante – La dedizione

Si tratta di dedizione verso i progetti che portiamo avanti, ma, prima ancora, verso chi lavora con noi. Occuparsi dei propri collaboratori non solo come risorse lavorative, ma primariamente come individui, con una profonda comprensione del valore di ciascuno al di là delle competenze professionali, permette di lavorare sui singoli e creare un team coeso.


Cultura organizzativa e responsabilità sociale


Per perseguire una cultura organizzativa robusta e dinamica è necessario riconoscere i propri valori fondanti come elementi centrali ma non rigidi. La flessibilità è la chiave per adattarsi a un contesto fluido e in divenire, come quello del mercato del lavoro.

Se è innegabile che il successo di un business dipende dai numeri, è altrettanto vero che la produttività è direttamente proporzionale al benessere del singolo nel gruppo, risultato di un ambiente di lavoro che nutre e valorizza il potenziale di ciascun individuo.

Riconoscere la propria responsabilità socioculturale come azienda è oggi essenziale. Un’azienda con una cultura aziendale solida e consapevole del suo impatto sulla collettività emerge come catalizzatore del progresso sociale. Attraverso un clima lavorativo positivo e inclusivo, non solo eleva la qualità della vita dei suoi dipendenti, ma contribuisce a plasmare una società più equa. La consapevolezza del ruolo sociale diventa così una leva potente per promuovere valori di giustizia e benessere, generando un impatto positivo che si estende ben oltre le mura aziendali.


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