Chi vi scrive, da grande appassionato di tecnologia e innovazione, ha ancora ben in mente l’arrivo sul grande schermo negli anni 90 (più precisamente nel 1999) di alcuni film, che, con il senno del poi, avrebbero avuto molto a che fare con l’attuale modo di pensare la tecnologia.
Come spesso succede, anche un po’ per necessità di narrazione, sono rappresentazioni estreme ed estremizzate della realtà. Rimangono tuttavia portatori di temi che ancora oggi, a distanza di quasi 25 anni, sono facilmente condivisibili.
Il 1999 è stato l’anno di Il Tredicesimo Piano, eXistenZ e di quell’enorme colosso che sarebbe diventato Matrix; ma ancora prima di questi, gli anni ’90 hanno prodotto un film con pochi eguali nella storia cinematografica dello stivale: Nirvana (1997).
Racconti di mondi virtuali distopici, legati dalla narrazione per eccesso del rapporto tra uomo e tecnologia, la quale, nella maggior parte dei casi, lo schiaccia fino a ridurlo in schiavitù.