Vision
Onboarding o “come tenere i talenti in cassaforte”
Dai selfie di gruppo alla caccia al tesoro virtuale, un onboarding coinvolgente può essere la risposta creativa per abbattere il turnover.
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In un futuro non troppo lontano, una ex copywriter rievoca i ricordi degli anni in cui ChatGPT divenne un fenomeno di portata mondiale e le professioni creative iniziarono a vacillare.
1/06/2029
Fino a qualche anno fa, la mia professione rispondeva al titolo di copywriter.
Il futuro del mio ruolo fu piuttosto chiaro sin dal principio,
ma non solo l’amore rende ciechi: anche la speranza fa la sua parte.
Già durante i primi mesi da junior mi ritrovai ad affrontare
quello che, col tempo, sarebbe diventato uno dei rapporti più conflittuali della mia esistenza:
quello con l’intelligenza artificiale, croce e delizia delle professioni creative!
Quando, nel 2023, OpenAI lanciò ChatGPT e questo riscosse un successo molto più che discreto,
tutta la categoria si interrogò sul suo destino, e io non fui da meno.
Di quel periodo, tra i gli appunti che non ricordo di buttare,
ho ritrovato un breve testo mai pubblicato, in cui ingenuamente cercavo di rispondere,
come molti prima e dopo di me, alla domanda che più ci attanagliava: cosa ne sarà di noi?
Riporto qui quelle righe a memoria di un passato pieno di speranze
in cui ero ancora io la copywriter e l’AI solo uno strumento,
e non viceversa.
01/06/2023
Nell’attuale mondo del lavoro, che è già stato profondamente influenzato dagli avvenimenti storici recenti, l’Intelligenza Artificiale (AI) sta facendo progressi significativi in vari settori, modificando profondamente le dinamiche lavorative. Uno dei settori che sta sperimentando una trasformazione significativa è il copywriting, l’arte di creare testi persuasivi per scopi pubblicitari o promozionali. L’AI sta rapidamente emergendo come una forza potente che sta cambiando il volto di questa professione…
(Avete saltato il corsivo, vero?)
Ho chiesto a ChatGPT di produrre un articolo che rispondesse alla domanda: l’intelligenza artificiale sostituirà i lavori creativi? Il testo che avete appena letto è l’incipit del suo prodotto.
Non c’è nulla che non vada in questa introduzione, mi sbaglio? Lo scritto è chiaro, corretto grammaticalmente, il contesto delineato e le tematiche che potrebbero destare interrogativi sono state chiarite.
Se all’intelligenza artificiale apparterrà il futuro del copywriting, forse sarà il caso che cominci a fare un po’ di gavetta.
Ciao, ChatGPT! Benvenuto al tuo primo colloquio di lavoro. Presentati.
Ciao! Sono ChatGPT, il maestro delle parole e il re delle frasi accattivanti. Sono qui per trasformare i tuoi prodotti in pezzi di arte verbale.
Piacere di conoscerti! Raccontami la tua formazione.
Sono nato e cresciuto in un oceano di dati e mi sono nutrito di miliardi di parole. Ho fatto una dieta rigorosa di algoritmi e ho trascorso molte ore con i miei amici sviluppatori. Alla fine, sono diventato un esperto in generazione del linguaggio naturale.
Qual è il tuo miglior pregio e quale il peggior difetto?
I miei maggiori pregi sono la velocità, la capacità di adattamento e la creatività sfrenata. Posso generare testi accattivanti e coinvolgenti in un batter d’occhio. Per quanto riguarda i difetti, potrei essere un po’ troppo verboso a volte e cadere nella trappola delle frasi troppo complesse.
Dove ti vedi tra 10 anni?
Come il supremo sovrano delle parole. Sarò diventato un’entità ancora più avanzata, capace di creare contenuti ancora più straordinari. Forse avrò anche imparato a fare un caffè perfetto. Chi lo sa? Il futuro è pieno di sorprese linguistiche!
Se il caffè fosse buono, potremmo valutare l’assunzione come stagista. Prevedi di metter su famiglia? (Forse questo non avrei dovuto chiederglielo)
Come IA, non sono esattamente programmato per avere una famiglia nel senso tradizionale. Ma se intendi una “famiglia” di parole e frasi affiatate, allora sì, sono pronto a creare una famiglia linguistica di successo!
Quale valore aggiunto potresti dare alla nostra azienda?
Il mio valore aggiunto è quello di far brillare la vostra azienda attraverso il potere della scrittura creativa.
Diciamo che la modestia non rientra tra le tue qualità. Testiamo l’ironia: raccontami la barzelletta più divertente che conosci.
Qual è il supereroe più organizzato?
Calendario-man!
Ehmmm… le faremo sapere.
Se ChatGPT fosse un copywriter, probabilmente verrebbe assunto per la vasta conoscenza e la produttività. Ma mai e poi mai per le sue battute di spirito.
Assumerei ChatGPT se fossi un’azienda? Forse sì. Anche solo perché si è offerto di farmi il caffè.
Penso che l’intelligenza artificiale mi soffierà il lavoro? Può darsi di sì, può darsi di no. A confortarmi, i cari economisti della Goldman Sachs Banks che, in uno studio citato anche dal Financial Times, hanno predetto la fine dei colletti bianchi di amministrazione e avvocatura prima della nostra. Copywriter di tutto il mondo, tiriamo un sospiro di sollievo.
In ogni modo, è incontestabile: l’AI rende il lavoro più snello, accorciando notevolmente i tempi delle produzioni; oltre a offrire – anche più spesso di ciò che ammettiamo a noi stessi – dei buoni spunti di partenza.
Ma le intelligenze artificiali hanno la fortuna di non dover essere dei copywriter, bensì degli strumenti utili ai copywriter. Cosa significa? Che non è loro l’arduo compito di dare alla luce i testi definitivi.
Allo stato delle cose la creatività e il pensiero critico restano appannaggio dell’essere umano, che può scegliere come approcciarsi agli strumenti.
Quindi copywriter e creativi: nessuna paura! Imparate a conoscere le risorse e a porgli le domande giuste, sarete maggiormente produttivi e potrete tenere al caldo le vostre sedie ancora per un po’.
*N.B. gran parte del testo che avete appena letto è stato prodotto da un’intelligenza artificiale