Ultimo elemento che toccheremo in questa sede, e ulteriore asset essenziale per il funzionamento dell’applicazione, sono stati gli NFT (Non Fungible Token). Non parliamo in questo caso di monete virtuali, ma di beni digitali non fungibili, unici o in più copie.
La particolarità degli NFT è che vi si possono associare in forma di dati immagini, PDF e file audio; caratteristica che lo rende un prodotto in grandissima espansione – o meglio, ormai ampiamente affermato – nel mercato dell’arte, in quello discografico, ma anche un grande guadagno per la fashion industry. Se ancora non l’avete fatto, vi consiglio un breve viaggio nei meandri del Web, per scoprire gli NFT più venduti e relative cifre: vi darà un’idea, almeno minima, delle possibilità legate ai Token.
Nel progetto University Blockchain System, gli NFT sono serviti come sostituti di tutto ciò che nella vita di uno studente ha solitamente un formato tangibile, come i libri della biblioteca o il libretto universitario.
Quindi, come avviene un prestito bibliotecario in un ecosistema informatico? In maniera piuttosto intuitiva: i libri digitali possono essere prelevati dagli iscritti tramite la loro utenza e il deposito temporaneo degli StudentToken (resi poi alla riconsegna).